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La sedentarietà e i cattivi stili di vita

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Sedentarietà

La sedentarietà e i cattivi stili di vita

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Molti progetti per la riattivazione dalla sedentarietà falliranno

 

Oggi uno dei problemi più importanti a livello economico sociale é rappresentato dalla sedentarietà e dai cattivi stili di vita.

Molte aziende pubbliche e private, ma anche istituzioni stanno attivando al loro interno programmi per facilitare la pratica di attività fisica.

Alcune tra loro hanno già allestito palestre e spazi idonei alla pratica e ingaggiato trainer per guidare il personale con programmi efficaci…altri organizzano gruppi di cammino guidati.

Ma come abbiamo già visto c’è un grande rischio in tutto questo.

Ad oggi infatti il fitness é praticato in Italia dal 6-7% della popolazione e la fedeltà (compliance) a 12-24 mesi bassissima.

Il tasso di abbandono al secondo anno sfiora il 90%.

Il rischio é di realizzare strutture e programmi  per chi già pratica, e di far percepire ai sedentari un attacco alla loro libertà personale..(obbligo per motivi aziendali di praticare attività fisica…)

I grandi studi di psicologia sociale, comportamentale e delle neuro scienze ci dicono che il motivo di tanta reattanza e rifiuto é dovuto alle modalità non corrette di comunicare e trasmettere l’informazione e alle conseguenti associazioni negative create dalla mente umana.

Questo porta a sua volta la modifica delle condizioni chimiche organiche attivando il sistema nervoso simpatico,

quello dello stress della reazione fuggi o cambatti,

sicuramente non il miglior sistema per attivare desiderio.

La soluzione per riattivare i sedentari passa verosimilmente attraverso un percorso-approccio diverso da quello attuale, da un vero e proprio reset.

Un cambio di mentalità (mindset) seguito da un percorso guidato di self empowerement dove la persona individua la propria motivazione , rafforza l’autonomia,

( il contrario della dipendenza da trainer e nutrizionista..).

Capisce che il percorso non è necessariamente costellato da fatica e dolore,

inquadrando al contrario i guadagni e vantaggi che l’abbandono della sedentarietà gli porterà in dote, e inizierà in tal modo un percorso lento ma progressivo di riattivazione.

Solo partendo dalla motivazione personale ( endogena) si può infatti pensare di rendere definitivo un cambiamento,

come ampiamente dimostrato dalla psicologia comportamentale.

 

 

 

David Mariani

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